lunedì 31 maggio 2010

Chi ha i denti non ha il pane...

Dopo le scorse settimane di pioggia seguite dal sole, l'orto scoppia di vita... pure troppo!
"ci sono parcelle impestatissime e poco coltivate".
A Paolo Rossi arrivano ancora richieste di terra per cui assieme al professore Paolo Sambo si verificherà quanto ci si impegna a coltivare la terra, altrimenti si vedrà se non sia piuttosto il caso di cederla a qualcun'altro con un po' più voglia di starci dietro e più tempo libero da dedicarci.

Un esempio di gestione scadente del problema 'infestanti'

Siamo ben consapevoli del fatto che con le sessioni d'esame in avvicinamento, di tempo da dedicare alla vita agreste può non avanzarne molto, ma sarebbe egoista tener ferme e 'incolte' delle parcelle quando altra gente potrebbe sfruttarle portandone a casa qualcosa.

Vi ricordo che in occasione della riunione di questo giovedì 3 giugno (h16.30 aula 8 Ca' Gialla) avremo modo di ascoltare un'esponente di 'SLOW FOOD' Padova; prima o dopo il suo intervento, tra le altre cose, si discuterà del 'problema infestanti' oltre che del futuro dell'orto tentando di ipotizzare come potrebbe essere la gestione futura della terra comunes, chi continuerà a lavorarla, chi no, chi subentrerà, come, quando etc..

Sarebbe bello che ci fosse quanta più gente possibile, anche se è giovedì pomeriggio e tanta gente vorrebbe tornare a casa, anche se è il giorno dopo il 'ponte' del 2 giugno e altri non vorrebbero venir quà apposta, etc...
Se proprio non vi è possibile esserci tutti, fate in modo che almeno una persona per gruppo di lavoro sia presente.

giovedì 27 maggio 2010

Nuovo modo d'irrigare

Come parecchi di voi avranno già notato il modo di dare acqua all'orto da qualche giorno è cambiato.
Nei primi tempi si prelevava l'acqua dalle cisterne usando innaffatoi o secchi per portarla all'orto, ora abbiamo a disposizione un tubo di gomma.
Le cisterne possono ancora essere utilizzate , ma solo fino ad esaurimento dal momento che non c'è più il tubo per riempirle.
Il nuovo modo di dare acqua prevede che si attacchi il tubo di gomma ad un rubinetto posto sul muro della centrale termica e da là lo si stenda attraverso il prato, fino al bordo dell'orto per poi raggiungere la propria parcella (sempre nel massimo rispetto di quelle che eventualmente si dovesse attraversare per poter irrigare la propria).
Una volta terminato di irrigare la parcella è bene staccare la canna dal rubinetto e riporla arrotolata a ridosso della rete dell'orto sul lato verso la centrale termica, giusto per evitare che gli operai la frullino al prossimo taglio dell'erba...

Un'altra cosa:
in questi giorni stiamo quasi tutti iniziando a raccogliere i primi frutti dei nostri sforzi, per lo più cespi d'insalata.
Vorrei ricordare che in serra di orticoltura, nei contenitori alveolari, ci sono ancora molte piantine varie pronte ad essere trapiantate; in particolare abbondano bieta a coste, basilico e indivia riccia ( se non ricordo male), fagioli piselli, spezie varie. siccome è un peccato lasciarle là a far 'la fine del topo', si potrebbe pensare di trapiantarle nello spazio liberato dai cespi che mano a mano questi vengono raccolti. In questo modo si riprenderebbe il ciclo in modo da avere un nuovo raccolto di quì a 'breve'.
Tutto il materiale che vedete in fotografia, è frutto dell'entusiasta campagna di semina di fine aprile ed è a libera disposizione dei 'ragazzi dell'orto', a patto che non riporti cartellini identificativi di qualche gruppo in particolare, quindi approfittatene!